I migliori orientisti del mondo cercano il feeling con i terreni ticinesi

Diverse le star che negli ultimi tempi si sono allenati nel nostro cantone

Daniel Hubmann, Tove Alexandersson, Natalia Gemperle, William Lind o ancora Sebastian Inderst: per i più questi nomi vorranno dire poco, ma questi sono solo alcuni dei grandi protagonisti della corsa d’orientamento mondiale che nelle scorse settimane hanno solcato la nostra regione per allenarsi in vista dei Campionati Europei di Corsa d’Orientamento, che si terranno in Ticino dal 5 al 13 maggio 2018.

Coloro che si sono visti più spesso sono naturalmente i rossocrociati, che vista l’opportunità di un europeo casalingo, partecipano di sovente a gare e allenamenti nei nostri boschi. Tra tutti in particolare Daniel Hubmann (SUI), il sette volte campione del mondo, che per l’occasione ha deciso di trasferirsi temporaneamente a Lugano: “Il terreno ha delle caratteristiche molto particolari, con tutte queste ripidi coste e le diverse pietre a cui bisognerà abituarsi” afferma Hubmann, tra i principali pretendenti per delle medaglie agli Europei. “Per gli europei mi allenerò soprattutto con gli esercizi di forza a casa, e mi focalizzerò anche sulla corsa in posti ripidi”.  Anche Sabine Hauswirth (SUI) fa degli europei 2018 il suo principale obbiettivo della prossima stagione: la trentenne riconosce, come Hubmann, delle sfide del nostro terreno: “Per i boschi ticinesi bisognerà soprattutto allenarsi nella corsa in salita, in discesa, così come nella corsa sulle coste” afferma la bernese, terza nella generale di coppa del mondo 2017, che quest’inverno si recherà tre settimane in Sudafrica per preparare al meglio la prossima stagione.

Non solo svizzeri, ma anche finlandesi, russi, danesi, norvegesi, austriaci e italiani hanno recentemente effettuato dei campi di allenamento nella nostra regione. La squadra svedese, tra le più forti a livello internazionale insieme a Svizzera e Danimarca, è stata in Ticino già in due occasioni, dove hanno potuto avere i primi approcci con le nostre cartine e i nostri terreni, decisamente più scoscesi rispetto alle piane nordiche a cui sono abituate: “Nonostante fossi già venuto qui nel 2005 per i Campionati del Mondo Juniori a Tenero, la lettura delle cartine mi risulta sempre un po’ difficile: bisogna saper distinguere cosa è più importante e cosa meno, in quanto sono rilevati sulla cartina molti più dettagli, come sassi o radici” afferma lo svedese William Lind (SWE), bronzo sulla lunga distanza ai mondiali del 2017 in Estonia. Gli fa eco la connazionale Tove Alexandersson (SWE), vincitrice uscente della coppa del mondo e dei tre ori ai scorsi mondiali: “I terreni sono molto impegnativi e tecnici, è difficile fare corsa d’orientamento qui. Sono sicura che saranno delle belle gare a maggio” dice la svedese, affermando convinta che le piace moltissimo allenarsi nei boschi ticinesi.

Anche Natalia Gemperle (RUS) è convinta che le gare a maggio saranno difficili e spettacolari: la russa, che vive ormai in Svizzera, si è già recata in due occasioni nel nostro territorio, una volta con il marito e una volta con la nazionale: “Le scelte di percorso per andare da un punto all’altro saranno molto difficili e interessanti” afferma Natalia, che però riconosce anche qualche possibile difficoltà “La vegetazione qui è molto verde, fitta, dando qualche difficoltà nella corsa, bisognerà essere preparati bene fisicamente.”

Ma non solo le big nazioni erano sul nostro territorio. Anche i vicini italiano guardano agli europei ticinesi, che rappresentano una possibilità interessante per gli atleti azzurri: “Morfologia e vegetazione sono molto simili a quelli che abbiamo noi in Italia” afferma Daniele Pagliari (ITA), tecnico della nazionale italiana. L’atleta che più di tutti spera di ottenere importanti risultati, è Sebastian Inderst (ITA): il giovane è nato e cresciuto in Ticino, ma il doppio passaporto gli permette di correre con gli azzurri, che nonostante sia il suo terrendo di casa, lo definisce come “un terreno difficile, tanto ripido, dove bisogna spesso correre in costa e pertanto si necessità un buon feeling con le altezze che normalmente non si necessita”.

Tutti si stanno preparando dunque per un europeo che si annuncia spettacolare e ricco di competizione. Chi avrà la meglio?

di Diego Baratti